L’inchiesta al Comune di Agrigento, quella riguardante le pretese corruzioni all’interno del Municipio di Agrigento, si alimenta, come già narrato da queste pagine da nuovi elementi acquisiti recentemente e dalla rivisitazione di una pregressa indagine che ha avuto tra i suoi maggiori protagonisti anche l’imprenditore di Aragona, Salvatore Moncada. Grazie alle sue dichiarazioni e grazie alle intercettazioni disposte dall’autorità giudiziaria è stato possibile ricostruire un quadro degradante di malaffare. Forse non molti sanno che è stata una lettera-denuncia di Moncada, ad azionare l’attività giudiziaria che poi porto al blitz “Self service” con una dozzina di arresti tra dirigenti dell’Utc del Comune di Agrigento, imprenditori e professionisti. Una denuncia che puntava dritto all’ex consigliere comunale Maurizio Calabrese e che fece scattare le prime intercettazioni e relative indagini. Quella parte di inchiesta che non aveva portato a risultati giudiziari apprezzabili oggi è tornata d’attualità ed è pilastro portante della nuova inchiesta, quella sfociata con il clamoroso blitz in Municipio del mese scorso. Vi raccontiamo tutto a pagina 1 e 3 di Grandangolo, il giornale di Agrigento, diretto da Franco Castaldo – edizione 11 – in edicola domattina. Il settimanale pubblica un’intervista di Diego Romeo al probabile candidato sindaco di Agrigento, on. Calogero Firetto; le motivazioni che hanno portato alla condanna per calunnia ai danni dell’avv. Salvatore Pennica, di Maria Grazia di Marco nonché i consueti articoli di sport (Peppe Castaldo scrive dell’Akragas) e di politica e costume di Attila, Enzo Alessi, Conte di Montecristo e Gerolamo Savanarola, Rogero Fiorentino, Ilenia Coletti e Letizia Bilella.
L'articolo Agrigento, tangenti al Comune? Anche Totò Moncada ha dato una mano d’aiuto agli inquirenti ma… sembra essere il primo su Grandangolo Agrigento.